TUTĈ’HA UN VERS - Elvio Grilli
Elvio Grilli
TUT C’HA UN VERS! - TUTTO HA UN VERSO!
Quale modo
migliore per raccontare la vita reale se non il dialetto
in cui siamo cresciuti?
Questo
deve aver pensato Elvio Grilli quando ha voluto trasformare in versi la “sua”
Fano, riuscendo a dare spessore e rotondità ai personaggi, alle strade, alle
mille storie di cui brulica ogni giorno: modaioli, spacconi, scansafatiche,
passeggiate in bici... E se il dialetto è lingua comune, non per questo è più
umile; e perché allora non fare anche un excursus nella mitologia femminile?
Perché
il dialetto, ci insegna Grilli, riesce a dare a ogni cosa un senso… o meglio,
un verso!
“Perché nella vita Tutč’ha un vèrs…
inteso come significato, una sua logica,
oppure come tutte le cose possano essere
poetiche, tutto può essere espresso in versi.
Sta a voi decidere quale dei due sia
il significato che più vi aggrada. D’altronde per me
è abbastanza facile sia in un caso che
nell’altro. Nel primo, tutto ha un verso, perché
lo vedo identificativo del percorso che
ho intrapreso con la poesia dialettale. […] Nel
secondo caso invece, tutto ha un verso… tutte
le cose che vedo e osservo con l’occhio cosiddetto “poetico” mi attraggono con la rima da esporre per raccontare un fatto o
le cose sentite e che provo. Tutto, per quanto
mi riguarda può essere tradotto in versi
e in rima…”.
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