mercoledì 19 ottobre 2016

TUTĈ’HA UN VERS - Elvio Grilli

 
Elvio Grilli
TUT C’HA UN VERS! - TUTTO HA UN VERSO!
Quale modo migliore per raccontare la vita reale se non il dialetto in cui siamo cresciuti?
Questo deve aver pensato Elvio Grilli quando ha voluto trasformare in versi la “sua” Fano, riuscendo a dare spessore e rotondità ai personaggi, alle strade, alle mille storie di cui brulica ogni giorno: modaioli, spacconi, scansafatiche, passeggiate in bici... E se il dialetto è lingua comune, non per questo è più umile;  e perché allora non fare anche un excursus nella mitologia femminile?
Perché il dialetto, ci insegna Grilli, riesce a dare a ogni cosa un senso… o meglio, un verso!
“Perché nella vita Tutč’ha un vèrs… inteso come significato, una sua logica, oppure come tutte le cose possano essere poetiche, tutto può essere espresso in versi.
Sta a voi decidere quale dei due sia il significato che più vi aggrada. D’altronde per me è abbastanza facile sia in un caso che nell’altro. Nel primo, tutto ha un verso, perché lo vedo identificativo del percorso che ho intrapreso con la poesia dialettale. […] Nel secondo caso invece, tutto ha un verso… tutte le cose che vedo e osservo con l’occhio cosiddetto “poetico” mi attraggono con la rima da esporre per raccontare un fatto o le cose sentite e che provo. Tutto, per quanto mi riguarda può essere tradotto in versi e in rima…”.

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